ADAMSON S10 PER LA FESTA DI RADIO ONDA D'URTO - IL BACKSTAGE
Nelle ultime stagioni abbiamo assistito a una serie di scelte varie e originali in risposta a una situazione che non consentiva di organizzare gli eventi e i festival che eravamo abituati a vivere.
Tra chi non si è tirato indietro c’è sicuramente la squadra di Radio Onda d’Urto: se l’ormai storico appuntamento estivo con la Festa della Radio non si poteva ripetere nelle modalità classiche, perché rinunciare del tutto a ritrovarsi per festeggiare?
Giovedì 5 Agosto ha preso il via a Brescia l’edizione 2021 della Festa e il nome che è stato scelto spiega tutto: “Agosto con Radio Onda d’Urto. Un mese di musica, cultura, socialità e cura collettiva”. Un appuntamento più lungo del solito con una serie di eventi e concerti spalmati su così tante serate per consentire a un maggior numero di persone di partecipare, sempre nel rispetto della situazione pandemica e delle misure per la sicurezza di tutti.
Il programma dei concerti che hanno animato quasi tutte le serate dal 5 al 28 Agosto è stato come sempre di livello, con più di 30 artisti della scena italiana a comporre un festival lungo un mese, capace di radunare un pubblico numeroso ogni sera per assistere agli show di nomi come Rkomi, i Tre Allegri Ragazzi Morti, Margherita Vicario, Lo Stato Sociale, Omar Pedrini, I Ministri, Motta e tanti altri.
Le produzioni che si sono alternate evento dopo evento hanno trovato in loco un impianto audio fornito dal full service cremonese Acid Studio, partner di fiducia di Radio Onda d’Urto.
Il sistema Adamson System Engineering – brand che non ha bisogno di presentazioni – è stato utilizzato da tutti i tecnici chiamati a lavorare nel corso del festival ed era composto da due array da 12 moduli S10 appesi, associati a dodici S119, sempre in configurazione sub array a terra.
Le voci da da dietro le quinte
Abbiamo parlato del sistema sonoro con Michele Azzimonti, PA Man che collabora da tempo con Acid Studio.
Partiamo dall’inizio: “Siamo arrivati a Brescia il giorno prima che la Festa iniziasse e ci è bastata una giornata per montare l’impianto: era presente anche un collaboratore dell’organizzazione e siamo riusciti a fare tutto in due. Avendo già lavorato molte volte con sistemi Adamson non mi ha stupito metterci così poco, ma di sicuro questo è un aspetto sempre apprezzato da produzioni e organizzatori”.
Il sistema era pilotato da due E-Rack Adamson completi di amplificatori della serie PLM+ di Lab Gruppen, con funzionalità audio Dante network e processamento Lake. “Anche la taratura dell’impianto è stata molto veloce e l’abbiamo ultimata in giornata, così alla vigilia del festival eravamo già settati per tutti i concerti che si sarebbero tenuti”, spiega Michele. “Avevo collaborato alle edizioni precedenti della Festa sempre nella stessa location di via Serenissima a Brescia e queste esperienze mi hanno sicuramente agevolato nel mettere a punto il sistema, ma questa volta c’era un elemento di novità: le restrizioni dovute alla pandemia obbligavano i partecipanti a rimanere seduti nei posti assegnati e di conseguenza ci è stato chiesto di sonorizzare in modo preciso e omogeno un’area circoscritta dalle transenne ed estesa fino a 60 metri dal palco. Questo cambiamento ha comportato una riconfigurazione nell’orientamento del sistema, studiata con il software proprietario Adamson Blueprint AV™".
"Le eccellenti caratteristiche di dispersione controllata sia sul piano orizzontale che verticale di S10 hanno contribuito a raggiungere un risultato che, da quello che ho visto, ha soddisfatto tutte le produzioni coinvolte nel corso della Festa, che hanno apprezzato il suono sempre molto dettagliato.”
Il titolare di Acid Studio Fausto Punzi ha messo a disposizione per tutta la durata del festival 3 persone di supporto allo staff tecnico degli artisti, più una persona per le luci. L’assistenza si è focalizzata principalmente sulla regia di sala e in misura minore sul palco.
L’allestimento tecnico curato da Acid coinvolgeva anche le luci: tra i marchi scelti per il progetto di illuminazione ha giocato un ruolo importante Claypaky, con le otto teste mobili ibride Sharpy Plus e gli otto Wash HY B-EYE K15. Le fixture sono state impiegate dai Light Designer lungo tutta la durata del festival per creare gli effetti di scena e le atmosfere giuste per concerti di generi musicali e mood diversi tra di loro.
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