La popstar britannica torna nel Bel Paese ad accendere una delle città più storiche d’Italia. 25 anni di hit musicali, oltre 85 milioni di album venduti nel mondo, traguardi e classifiche quasi inarrivabili.

È lui, Robbie Williams, l’ex Take That, la stella del pop che celebra, assieme al pubblico, i suoi trionfi e la sua inarrestabile e brillante carriera.

“Let Me Entertain You”, recita l’incipit con cui il cantante, sotto gli spalti delle mura lucchesi, apre l’ultima serata del Lucca Summer Festival 2023, l’appuntamento musicale più atteso dell’estate che ogni anno richiama sulla scena i grandi nomi del rock e del pop contemporanei. 

Un invito al divertimento per gli oltre ventimila spettatori presenti, uno show in cui Robbie Williams racconta di sé, dei suoi favolosi anni Novanta e di quelli Duemila, e lo fa non solo attraverso i brani che lo hanno reso un colosso, ma anche coinvolgendo il pubblico con inframezzi e travolgenti dialoghi. 

Il progetto audio e luci firmato Amandla 

A curare l'evento nella sua gestione tecnica e nel suo set up audio e luci, Amandla Service, da anni rental company di riferimento per il Lucca Summer Festival. 

Dietro le quinte dello spettacolo, Tommaso Bandecchi, System Engineer Amandla, e David Lapini, Ceo Amandla, ci raccontano del progetto audio e luci, dei materiali utilizzati e delle sfide da sostenere di fronte alle esigenze sempre differenti di fonici e produzioni diversi.

Soprattutto con le produzioni straniere, ci racconta Lapini: 

“Utilizzare brand appetibili e conosciuti ci è di grande supporto. Trovarsi a proprio agio con i materiali facilita il dialogo fra PA Man e Lighting Designer: per questo motivo la nostra scelta continua a essere quella più indicata per questo genere di eventi.”

In particolare, la produzione si è affidata, per la parte audio, alla mai deludente Martin Audio e al Prodigy Direct Out, e ha introdotto nel parco luci, per la prima volta, i prodotti Claypaky.

Per la configurazione dell’impianto, ci spiega Bandecchi, sono stati impiegati 28 MLA per i sistemi principali, 14 per lato, 24 MLA Compact per i sistemi laterali, 12 per lato, 28 MLX per il Sub Array, 24 WPS per il frontfill e 20 MLA per i delay suddivise in due classi da dieci. 

La gestione dei segnali nelle due zone principali è stata affidata ai Merlin tramite protocollo digitale AES, così come il controllo remoto tramite protocollo ridondante Vunet.

“Gli aspetti sorprendenti del sistema MLA sono molteplici", dichiara il System Engineer Amandla. 

"In primis, la coerenza e l’uniformità della copertura, frutto anche delle modalità di progettazione che consentono di creare un preset dedicato alla venue che stiamo andando a sonorizzare. Non da meno, anche headroom e la risposta di frequenza frutto del fatto che abbiamo onboard 6 amplificatori con 6 DSP separati.”

L’integrazione del sistema con il WPS ha permesso di avere il controllo dell’intero impianto tramite il software Vunet. Ciò ha consentito di ottenere grande precisione e controllo anche utilizzando parte del sistema di ottimizzazione della famiglia di MLA e avere grande flessibilità e scalabilità anche nei fill.

Inoltre, in virtù del particolare sistema di amplificazione e gestione del DSP, MLA garantisce grande flessibilità nell’ottenere il risultato desiderato in termini di risposta in frequenza.

La somma dei segnali principali di backup provenienti dalle varie console, così come dei segnali secondari come musica in diffusione e pubblicità, è affidata, tramite un misto di segnali digitali analogici, al Prodigy Direct Out, controllato, a sua volta, dal suo software Globcon.

In merito all’allestimento luci, una novità interessante di quest’anno sono stati i prodotti Claypaky. In particolare, sono stati gli Arolla HP e i K 25 a impreziosire la scena della piazza Napoleone di Lucca.

Le teste mobili Claypaky, conclude Lapini, sono macchine affidabili e dotate di grande potenza.

"Grazie alla loro versatilità, leggerezza e alle loro dimensioni ridotte, averle nel ring luci per un evento di grandi dimensioni si è rivelata una scelta fondamentale.”

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