La 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest si è svolta in un PalaOlimpico di Torino gremito per l’occasione, e per la prima volta dopo 3 anni, e con circa 200 milioni di persone che hanno seguito l’evento in diretta.

L’organizzazione dell'Eurovision Song Contest

La manifestazione tenuta da EBU (European Broadcasting Union) ha visto come protagonista RAI Radiotelevisione italiana, in qualità di organizzatore dell’evento, con l’allestimento del palco caratterizzato dal “The Sun Within” disegnato da Francesca Montinaro, un concept scenico completamente nuovo e molto ambizioso, basato sulla luce di un sole cinetico. Il palco multilivello è stato completato da spettacolari cascate, grandi videowall a LED e come sempre da un’impressionante serie di fixture pronte ad infuocare ogni esibizione.

Le fixture Clay Paky

Clay Paky era presente ad Eurovision con oltre 400 fixture, tra cui 120 Sharpy X Frame, 64 Xtylos, 25 Mini Xtylos, 42 Arolla Profile HP, 25 Stormy CC e 144 Sharpy Wash. Sono state particolarmente apprezzate le nuove teste mobili ibride Sharpy X Frame, utilizzate per affiancare le passerelle che dal palco inferiore conducevano a quello superiore.

Le fixture Clay Paky Xtylos sono state disposte lungo i due lati superiori della struttura ed erano visibili in particolare nella luce colorata a ventaglio che tagliava il pubblico. Affidato a loro anche il compito di fondamentale di creare l’effetto luminoso per accompagnare il jingle di presentazione all’inizio di ogni brano. Per i Mini Xtylos HPE una location inusuale: grazie alla loro compattezza, sono stati infatti installati all’interno delle botole lato palco, da cui sono scaturite affilate lame di luce colorata. Gli Arolla Profile HP e gli Sharpy Wash 330 sono invece stati posizionati intorno al palco e alla venue per interpretare ruoli molteplici: hanno fornito luce laterale e posteriore agli artisti, oltre che luce diffusa per la green room.

L’evento è stato diretto da Duccio Forzano e Cristian Biondani mentre a Mario Catapano è stata affidata la direzione della fotografia.

Marcus Graser, CEO di Clay Paky, ha dichiarato: “Nell’evento musicale più spettacolare al mondo sono state utilizzate le nostre fixture anche quest’anno. Il lighting designer ha scelto un’ampia gamma di fixture Clay Paky, inclusi spot profile, ibridi, beam, wash e strobo. Le fixture utilizzano inoltre diverse tipologie di sorgenti: LED, Laser e lampade a scarica. Credo che questo dimostri l’ampia varietà, versatilità e affidabilità che solo Clay Paky può offrire al mercato in questo momento.”

Il materiale Clay Paky è stato fornito da Calvini Light Equipment Service, azienda di Taggia (IM) e da Sound D-Light Entertainment and Communication di Pesaro.

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Photo credit: Nathan Reinds